Nati nel 2003 per evitare la morte di fame da musical, gli Oblivion sono composti da 5 voci eclettiche, curate, precise, felicemente sposate al mondo del cabaret. In grado di spaziare dalle litanie gregoriane a Fabri Fibra passando per Nessun dorma, i loro cavalli di battaglia sono il gioco di parole, la parodia testuale e musicale, alternati in rapida successione all’interno dei loro sketch canori.
Sono famosi i loro ‘Mashup’: ibridi effettuati sovrapponendo testi e musiche di due cantanti diversi oppure la serie Cazzottissima in cui le frasi delle canzoni vengono tagliate e rimontate in modo da sovvertire il senso originario del brano (che c’entrano i cazzotti? direte voi… c’entrano c’entrano!).
Ma la loro genialità non si ferma qui: “polpettoni” cinematografici e letterari – da Avatar ai Promessi sposi – vengono abilmente riassunti in meno di 10 minuti grazie a complesse operazioni di riscrizione dei testi e collage musicali.
Che dire poi delle strofe cantate alternando vocali e consonanti, le une affidate alla ‘vocalist’ e le altre alla ‘consonalist’?
Per capire la bravura e la simpatia degli Oblivion è necessario vederli. Sul loro canale Youtube potrete farvi un’idea della loro arte, ma avere in mano un biglietto per un loro spettacolo è tutta un’altra cosa! Affidarsi infatti alla loro intelligente demenzialità vi farà dimenticare ansie e preoccupazioni e vi proietterà per due ore in uno stato di pura, esilarante grazia.