Il 2 aprile 2019 Michele Cometa, professore di Storia comparata delle culture e Cultura Visuale all’Università di Palermo, ha tenuto nell’aula magna del Liceo “Carducci” di Bolzano una lezione sulla descrizione di questo dipinto quattrocentesco, straordinario e misterioso. Si tratta di una vera e propria ekphrasis secondo le regole dell’antica retorica, che rivela non solo la meditazione della morte di fronte all’evento della peste ma molti altri aspetti attraverso un’accurata ricostruzione storico-artistica. La noncuranza della morte verso i miserabili che la invocano, il mucchio dei cadaveri dei potenti, signori ed ecclesiastici, lo stupore delle dame e degli artisti di corte hanno la carica della satira. Non è priva di ironia la collocazione originaria nell’Ospedale Grande e Nuovo in Palazzo Sclafani, dove venivano curati i malati di peste. La narrazione di Cometa segue le Stimmungen dello stupore e dello sdegno, della consolazione e della cura, cucendo insieme tutti i particolari dell’affresco, tutte le figure che lo percorrono compresi i cani e il cavallo.
Bibliografia
Michele Cometa, Il Trionfo della morte di Palermo. Un’allegoria della modernità, Quodlibet, Macerata 2017