logo fillide

il sublime rovesciato: comico umorismo e affini

Copertina Numero 03

 settembre 2011

Testi

Barbara Gramegna

Bestiariopoetico

Ode alla marmotta

Sulle rupi scoscese
in mezzo alle erbette
lei dorme adiposa
con altre amichette
fan presto a passare
i mesi d’inverno;
crolla la borsa e
aumentan le tasse
ma lei ronfa gloriosa,
di nulla si cura,
di botto un bel dì
è nuova natura;
si tingono i monti
la brezza avverte
il sole più caldo e
lei toglie quei panni
suoi spessi di lardo;
si dedica al footing
alla dieta da diva
fischia un motivo
e si stende lasciva.

Lulù

Non è molto vispa
e nemmeno Teresa
è una cara Lulù
con la casa sospesa.
Col tempo un po’ torvo
con la pioggia di marzo
fa un giro e la spesa
ma sembra in letargo
Di natura assai lenta
liscia e umidiccia
i francesi la seccan
ce la servon nel guscio
con aglio ed aromi
la fan degustare,
ci sentiamo ‘signori’
ma soltanto un momento
saputo poi
che sia chiama Lulù
l’escargot proprio no
non ci va mai più giù

Lucio Perca

Lucio Perca fa i salti
fa i salti nel Sarca
zompa e rimbalza
poi prende la barca
si trova nel lago
è un pesce di mondo
veleggia d’estate
d’inverno va a fondo
il ghiaccio poi lecca
si arena va in secca
ma a lui che gli frega
è un pesce vorace
il gelato gli piace
gli piace un po’ tutto
le alghette già verdi
il pranzo veloce
di nome fa Lucio
a volte anche Sandra
e forse un po’ trans
tra fiume e laghetto

non sa cosa far.

Ecce Bombo

Sei seduto sul prato
ti fai un sonnino
ma dal vicino ruscello
dal cielo infinito
lui arriva bel bello
Tu pensi impaurito
‘è in volo mirato,
sta andando a succhiar’
margherite radiose
e ranuncoli d’or
M a gesticoli e soffi
ti senti agitato
Elegante e vistoso
col suo look campagnolo
di nero e di giallo
Ma è grosso e peloso,
pensi tremante,
può farti del male,
il ronzio è potente
Tu sbuffi e sudacchi
se ti punge poi
mamma!
altro che impacchi
Innocuo lo dicon
ma se per caso è una ‘donna’
esclami atterrito
‘ragazzi che Bomba!’

 

Il picchio

Ascolta ascolta fra le fronde il rumore
è un amico molesto pieno d’ardore
tempesta il legnetto di colpi ben dati
dalle forme diverse dai colori più strani
lo trovi nei boschi, anche quelli lontani
può essere nero grande e robusto
di tenero verde re dell’arbusto
il rosso è un po’ triste si lamenta sul tronco
poi c’è grigio, bianco e corrusco
martellano forte, scovano insetti
cercan tutti di farsi notare

e tu sai che sono i Picchietti!

Ratòn el Toro

A furia di furia
nell’arena
disfatta
il caldo assassino
il toro incazzato
si profila un domingo
di sangue schizzato
la gente è perversa
accorre e strombazza
urla alla morte,
quella di razza.
Va bene bovino
ma non rintronato,
è pronto alla pugna,
sindacal delegato,
i cojones s’è rotto
e ne sappiamo la fatta
per la razza sua tutta
reclama vendetta.
Torero sfiaccato
muleta strappata
schiuma e rincorre
il nemico di sempre:
è l’Uomo !
macchiato di morte
sportiva e mondana
per passare del tempo
per aumentare la grana
Ma la sua ora è arrivata
e il bovino Guevara
infiamma la plaza!