Il n. 27 di “Fillide” è dedicato a diversi temi, ritorna al mondo classico con la discussione di Francesco Ischia sul libro Geloion mimēma di Marco Vespa, che tratta della rappresentazione culturale della scimmia nei testi greci e greco-romani, e si muove tra antico e moderno nel saggio di Barbara Ricci che indaga il complesso rapporto fra Fenoglio e Marziale nella scrit­tura degli Epigrammi. L’articolo di Francesco Garbelli su Proust riflette sull’uso del ridicolo nei diversi livelli della narrazione allo scopo di esorcizzare ossessioni e idiosincrasie, mentre Daniele Trucco costruisce un interessante gioco linguistico elaborando diversi lipogrammi a partire da un classico motto di spirito e analizzandone le differenze.

Fillide accoglie volentieri gli approfondimenti musicali di Valerio Ciarocchi e le riflessioni tra psicanalisi e ricostruzione storico-semantica di Giancarlo Riccio su Francesco Orlando.

Incipit è un piccolo concorso per coloro che vogliono giocare con materiale narrativo.

È stato proposto alla nostra rivista da Carlo Floris.

Ci confessò di avere un problema.

Ci disse che iniziava un sacco di racconti, ma non ne finiva mai nessuno.

Allora, siccome molti hanno il problema opposto, cioè quello di sbloccarsi, quello della pa­gina bianca, quello della mancanza di idee, gli sembrò la soluzione perfetta.

Noi avremmo pubblicato i suoi incipit che altri avrebbero continuato.

E così è stato. Ecco i migliori nella sezione testi, selezionati dalla nostra giuria tecnica.