‘Purzinigele’ è il nome di un nano del bosco, malvagio e furbetto, di una fiaba tirolese: Albert Stolz (Bolzano 1875-1947) firma con questo nome i commenti a matita dei dipinti umoristici sulla sua esperienza di guerra. Nel maggio del 1915, all’età di quarant’anni, Albert viene arruolato assieme al fratello Rudolf, e mandato al fronte meridionale, sul monte Tombio, sopra Riva del Garda. Il suo compito dovrebbe consistere nel ritrarre i momenti eroici dello scontro armato, ma del periodo rimangono un diario di guerra – dipinto assieme a Rudolf, e oggi conservato al museo “Rudolf Stolz Museum” di Sesto Pusteria (HÖRMANN-WEINGARTNER 2012) – e alcuni dipinti umoristici. In essi il “pittore di guerra” Albert si ritrae come un piccolo soldato tra omaccioni rudi che confondono il suo ruolo di artista con quello di pittore murale, che lo schiavizzano e si prendono gioco di lui. Il segno deciso e i pochi colori riescono a creare un quadro satirico e insieme fortemente autoironico (Albert Stolz era di corporatura minuta e con una folta capigliatura). I critici datano questi disegni al periodo in cui Albert è ritornato dal fronte a Bolzano.
La leggerezza, venata di maliconia, della serie dei dipinti – proprietà del Museo Civico di Bolzano e in mostra al museo da agosto a fine ottobre 2015 – rivela il suo fondo tragico nella muta drammaticità del bellissimo quadro, La guerra, nel quale i quattro cavalieri, la Morte, la Guerra, la Carestia e la Peste sulla terra, si muovono nel vuoto accompagnati da lupi.
HÖRMANN-WEINGARTNER (2012), Das Kriegstagebuch der Brüder Albert und Rudolf Stolz, “Der Schlern”, 86
HOENIGER Theodor (1951), Südtiroler Volksleben in 170 Gemälden und Zeichnungen von Albert Stolz (1875-1947), Tirolia Verlag, Innsbruck-Wien
ZINGERLE Ignaz Vinzenz, ZINGERLE Anton (Hg.), (2000), Kinder- und Hausmärchen aus Tirol, Olms Verlag, Hildesheim (rist. del testo del 1852)