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il sublime rovesciato: comico umorismo e affini

Saggi e rassegne

Domenico Scarpa

Coerenza e potenza, profitti e perdite

This essay proposes a reassessment of Calvino’s intellectual and biographic balance sheet, in the attempt to reconcile his continually renewed potentialities and the stubborn recurrence of some patterns in his œuvre. With the help of the two most famous balance sheets in English literature, Calvino’s peculiar kinds of works – his impossible books, his unfinishable books, his discontinuous books – will be described and put into question. In the end, a comparison with a third anglophone classic will lead to a tentative definition of Calvino as a whole: “a promise who promises on”.

Domenico Scarpa

Nato a Salerno, vive a Pisa e lavora come critico letterario, docente, curatore di testi e consulente editoriale del Centro studi Primo Levi di Torino. Ha pubblicato, tra l’altro, Storie avventurose di libri necessari (Gaffi, 2010), Bibliografia di Primo Levi ovvero Il primo Atlante (Einaudi, 2022) e ha curato nel 2019 il doppio Meridiano Mondadori delle Opere di bottega di Fruttero & Lucentini. Cura per Sellerio i romanzi di Graham Greene e per Einaudi le opere di Natalia Ginzburg.

Bibliografia e Note

Abbreviazioni e sigle.

Album                Album Calvino, a cura di Luca Baranelli ed Ernesto Ferrero (1995), nuova edizione, Monda­dori, Milano 2022.

CS                    Collezione di sabbia, Garzanti, Milano 1984.

F                      Fiabe italiane raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti (1956), Einaudi, Torino 1991.

L                      Lettere 1940-1985, a cura di Luca Baranelli, Introduzione di Claudio Milanini, Mondadori, Milano 2000.

Lda                   I libri degli altri. Lettere 1947-1981 (1991), a cura di Giovanni Tesio, con una Nota di Carlo Fruttero, nuova edizione, Mondadori, Milano 2022.

RR1                  Romanzi e racconti, edizione diretta da Claudio Milanini, a cura di Mario Barenghi e Bruno Falcetto, Prefazione di Jean Starobinski, vol. I, Mondadori, Milano 1991.

RR2                  Romanzi e racconti, edizione diretta da Claudio Milanini, a cura di Mario Barenghi e Bruno Falcetto, vol. II, Mondadori, Milano 1992.

RR3                  Romanzi e racconti, edizione diretta da Claudio Milanini, a cura di Mario Barenghi e Bruno Falcetto, vol. III, Mondadori, Milano 1994.

S                      Saggi 1945-1985, a cura e con una Introduzione di Mario Barenghi, Mondadori, Milano 1995.

SNA                 Sono nato in America… Interviste 1951-1985, a cura di Luca Baranelli, Introduzione di Mario Barenghi, Mondadori, Milano 2012.

UPS                  Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società, Einaudi, Torino 1980.

 

Note.

un bilancio della sua sorte                   [Riassunto di Robinson Crusoe], siglato I.C., in appendice a Umberto Eco, Elogio del riassunto, in «L’Espresso», XXXVIII, 40-41, 10-17 ottobre 1982, p. 94, poi in Marco Belpoliti (a cura di), «Riga», 9, Italo Calvino. Enciclopedia: arte, scienza e letteratura, Marcos y Marcos, Milano 1995, p. 118. Sull’argomento, Calvino pubblica inoltre il corsivo Poche chiacchiere!, in «la Repubblica», 22 ottobre 1982, anch’esso in «Riga» cit., pp. 116-18. All’esercitazione sul riassumere un classico proposta da Eco partecipa­vano in quel fascicolo dell’«Espresso», accanto allo stesso Eco con Ulisse, Alberto Arbasino (Madame Bovary), Attilio Bertolucci (La Certosa di Parma), Piero Chiara (I Promessi Sposi), Cesare Garboli (I miserabili), Giovanni Giudici (David Copperfield), Ruggero Guarini (Le affinità elettive), Luigi Malerba (Orlando Furioso), Giovanni Mariotti (La Divina Commedia), Alberto Moravia (Delitto e castigo) e Giovanni Raboni (Alla ricerca del tempo perduto).

very useful to me                 Superfluo indicare i luoghi dove compare l’espressione. Leggo la versione originale in Daniel Defoe, Robinson Crusoe (The Life and Strange Surprizing Adventures of Robinson Crusoe, of York, Mariner, 1719), a cura di John Richetti, Penguin Books, London 2001.

Questo era, in complesso                     Daniel Defoe, La vita e le avventure di Robinson Crusoe, trad. it. di Lodovico Terzi, Mondadori, Milano 1976 (I ediz. Adelphi, Milano 1963), p. 79.

Le tribolazioni di Morris                   Robert Louis Stevenson e Lloyd Osbourne, La cassa sbagliata (The Wrong Box, Longmans, Green, and Co., London 1889), a cura di Lodovico Terzi, Mondadori, Milano 1993, p. 95.

Non ne sbaglia una             Franco Fortini riferisce la battuta in Non ha mai avuto qualità da romanziere, in «Wim­bledon», I, 4, giugno 1990, p. 2, nell’ambito di un Processo a Calvino (pp. 1-5) dove prende la parola per l’accusa, rappresentata, oltre a lui, da Cesare Cases, Carlo Laurenzi, Giuseppe Pontiggia e Domenico Rea, mentre per la difesa testimoniano Maria Corti, Giampaolo Dossena, Cesare Garboli, Valerio Magrelli e Gian Carlo Roscioni. Su questo processo si vedano Fruttero & Lucentini, Se Calvino non piace a…, in «Tuttolibri»-«La Stampa», XV, 708, 23 giugno 1990, p. 4, poi come I «ridimensionatori», in Il ritorno del cretino, Mondadori, Milano 1992, pp. 233-35. Una differente versione (dove la frase di Pavese sarebbe di riporto invece che di ascolto diretto, e non necessariamente detta in tono acido) è in un precedente articolo di Fortini: Ritorno al Calvino critico e giornalista, in «Corriere della Sera», 10 aprile 1989.

Erano giorni in cui              L’origine degli Uccelli esce per la prima volta in «Linus», III, 28, luglio 1967, pp. 27-28 e 30-31, accompagnata da tre disegni di Emilio Tadini, prima di confluire qualche mese più tardi in Ti con zero e poi in RR2, pp. 236-47, con citazioni dalle pp. 236, 237, 240, 241, 246.

Nella mia esperienza            Mondo scritto e mondo non scritto, in «Lettera internazionale», II, 4-5, primavera-estate 1985, pp. 16-18, poi in S, pp. 1865-75, a p. 1874.

Siquid inexpertum scaenae conmittis                   Orazio, De arte poetica liber, in Tutte le poesie, a cura di Paolo Fedeli, trad. it. di Carlo Carena, Mondadori, Milano 2012 (I ediz. Einaudi, Torino 2009), pp. 660-95 (note alle pp. 972-91), alle pp. 668-69.

In un diagramma ad albero                 I due autocommenti sono in RR2, rispettivamente alle pp. 1388-97 e 1397-400, nelle notizie sul testo curate da Bruno Falcetto; la risposta a Guglielmi, Se una notte d’inverno un narratore, esce per la prima volta in «Alfabeta», I, 8, dicembre 1979, pp. 4-5.

Uno scrittore non deve insegnare            Goffredo Parise, Le cose, in «Corriere della Sera», 28 gennaio 1973.

Il risultato cui devo tendere                  RR2, p. 780 (nel cap. VIII).

l’ammirazione per la figura di Dioneo                 John Barth, «The Parallels!»: Italo Calvino and Jorge Luis Borges, conferenza, 4 aprile 1997; rielaborata, in «Context. A Forum for Literary Arts and Culture», online edition, 1, 2005; versione definitiva in Final Fridays. Essays, Lectures, Tributes & Other Nonfiction, 1995-, Counterpoint, Berkeley 2012, pp. 103-19, a p. 118. Il «privilegio» di Dioneo viene richiesto e accordato nella Conclusione della Giornata I del Decameron, e sarà definito per la prima volta come tale nella Conclusione della Giornata II: si veda l’edizione a cura di Vittore Branca, Mondadori, Milano 1985, pp. 85 e 219.

Le génie, disait Klee             Georges Perec, La chose (1967), in Entretiens, conférences, textes rares, inédits, a cura di Mireille Ribière con la collaborazione di Dominique Bertelli, Joseph K., Nantes 2019, pp. 868-77, a p. 871. Sul prestito da Klee si veda, nello stesso volume, la nota 19 al piede delle pp. 304-5.

una caricatura di Max Beerbohm                      Le notizie sul disegno sono in Leon Edel, Henry James. The Master, 1901-1916, Rupert Hart-Davis, London 1972, pp. xi-xii, mentre la sua riproduzione è fuori testo, a fronte di p. 224; lo si ritroverà in seguito sulla copertina di Henry James, The Critical Muse: Selected Literary Criticism, a cura di Roger Gard, Penguin Books, London 1987. Salvo errore, però, il primo a occuparsene e a offrirne un commento è stato John Felstiner: Max Beerbohm and the Wings of Henry James, in «The Kenyon Review», XXIX, 4, settembre 1967, pp. 449-71 (si vedano in particolare le pp. 453 e 457-58). Il saggio di James che, riscritto, ha provocato Beerbohm alla caricatura è Coquelin, in «Century Magazine», gennaio 1887, poi, riveduto, come Introduction in Constant Coquelin, Art and the Actor (L’art et le comédien, Ollendorff, Paris 1880), trad. inglese di Abby Langdon Alger, Dramatic Museum of Columbia University, New York 1915, pp. 1-36; ma lo si veda anche in Henry James, The Scenic Art. Notes on Acting & the Drama: 1872-1901, a cura di Allan Wade, Rutgers University Press, New Brunswick 1948, pp. 198-218, con particolare attenzione alle notizie sul testo, pp. 217-18.

Ma si scriveva meglio da giovani!                       Lettera a Geno Pampaloni, 9 dicembre 1958, in L, p. 574.

A quei tempi, tra il 1968 e il 1970                   Gianni Celati, Sulla fantasia (maggio 2005, da un dialogo con Massimo Rizzante all’Università di Trento), in Conversazioni del vento volatore, Quodlibet Compagnia Extra, Macerata 2011, pp. 70-80, alle pp. 77-80; in seguito Rizzante ha pubblicato, con il titolo Sulla Fantasia, il Badalucco e la Contentezza, il testo di tre cicli di conversazioni con Celati, da lui condotti tra l’estate 2005 e l’autunno 2010: si veda il suo volume Il geografo e il viaggiatore, Effigie, Milano 2017, pp. 66-86, alle pp. 75-78; il ciclo è confluito integralmente in Celati, Il transito mite delle parole. Conversazioni e interviste 1974-2014, a cura di Marco Belpoliti e Anna Stefi, Quodlibet, Macerata 2022, pp. 518-43, alle pp. 531-34. In ordine cronologico, segnalo gli scritti che Calvino ha dedicato ad Antonio Rubino: lettera a Michelangelo Rubino (figlio di Antonio), 10 febbraio 1965, in L, pp. 852-53; lettera ad Antonio Faeti, 8 gennaio 1973, in L, pp. 1187-90, alle pp. 1187-89; quarta di copertina, firmata, per Antonio Rubino, Viperetta (1919), Einaudi, Torino (22 febbraio) 1975.

Raccontare con i fumetti                     RR2, p. 238; la citazione successiva è alle pp. 244-45.

Lo giovane ritornò bene                      Il libro di Marco Polo detto Milione. Nella versione trecentesca dell’«ottimo», a cura di Daniele Ponchiroli, introduzione di Sergio Solmi, Einaudi, Torino 1974 (I edizione ivi, 1954), p. 11.

Le divisament dou monde                   Per questo titolo, e per Livre des merveilles, si veda Cesare Segre, Introduzione, in Marco Polo, Milione. Le divisament dou monde. Il Milione nelle redazioni toscana e franco-italiana, a cura di Gabriella Ronchi, Mondadori, Milano 1982, pp. ix-xxix, alle pp. xix-xx. Ho inoltre tenuto presente Marco Polo, Milione, versione toscana del Trecento, edizione critica a cura di Valeria Bertolucci Pizzorusso, indice ragionato di Giorgio R. Cardona, nuova edizione, Adelphi, Milano 1994 (I ediz. ivi, 1975), e la correlativa recensione di Gianfranco Contini: Una nuova edizione del «Milione» («la Repubblica», 20 aprile 1976), in Ultimi esercizî ed elzeviri (1968-1987), Einaudi, Torino 1989, pp. 217-20.

un equilibrio miracoloso                     Giorgio Manganelli, Marco Polo: Il Milione, in Laboriose inezie, Garzanti, Milano 1986, pp. 80-83, a p. 82.

promessa che continua a promettere                     Vittorini: progettazione e letteratura (gennaio 1967; come Progettazione e letteratura, in «il menabò di letteratura», 10, [8 aprile] 1967, pp. 73-95, fascicolo dedicato a Vittorini e curato da Calvino, poi in UPS), in S, pp. 160-87, a p. 161.

 

L’illustrazione di Max Beerbohm è intitolata The revised and unrevised Henry James, *EC9 B3927 Z915c, Houghton Library, Harvard University, by permission.